Quarto incontro per la costituzione del Biodistretto del Sud Sardegna, dedicato a latte e formaggi ovicaprini bio
Si è tenuto giovedì, 16 settembre 2021 il quarto incontro per la costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, dedicato alla filiera del latte e formaggio ovicaprino biologico. Hanno partecipato istituzioni pubbliche, enti di ricerca, università, associazioni di categoria, commercianti e produttori.
Il giorno 16/09/2021 alle ore 11:30, in video conferenza tramite la piattaforma Skype di Copagri Sardegna, si è tenuto il quarto incontro di animazione territoriale finalizzato alla costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, in conformità alle disposizioni per il contenimento della pandemia Covid 19.
L’ incontro è finalizzato all’analisi dei problemi della filiera ovicaprina BIO.
L’incontro è stato convocato attraverso avviso pubblico sul sito web Copagri Sardegna (www.copagrisardegna.it), sul canale social Facebook di Copagri Sardegna e sul canale facebook di CIA Cagliari
Sono presenti i soggetti proponenti Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna, Pietro Tandeddu Direttore di Copagri Sardegna, le associazioni di categoria CIA e Confagricoltura, diversi portatori di interesse del territorio (Enti di ricerca e Università di Cagliari, imprese certificate BIO rappresentative della filiera ovicaprina quali allevatori, trasformatori, minicaseifici e imprese di commercializzazione).
Ignazio Cirronis, Presidente di Copagri Sardegna, ringrazia i presenti per la partecipazione all’incontro e l’Agenzia Laore per il supporto alle attività di facilitazione e animazione. Ricorda che l’ incontro è finalizzato all’analisi dei problemi di latte e formaggi ovini. Comunica che l’ assessore del Comune di Cagliari con una lettera ha formalizzato l’adesione al percorso di riconoscimento del Biodistretto, insieme al Comune di Sestu. Sono presenti inoltre i funzionari dell’Agris impegnati con l’ OP S’Atra Sardigna in un progetto di sperimentazione e innovazione sui formaggi ovini a valere sulla misura 16.2 del PSR Sardegna 2014-2020. Sottolinea, inoltre, che è stato è stato formalizzato il comitato promotore per il costituendo Bio-distretto sud Sardegna tra Copagri Sardegna, CIA Sardegna, ASAB e L’OP S’Atra Sardigna.
Carlo Tuveri Agenzia Laore Sardegna, conduce il tavolo di filiera in veste di facilitatore, precisa che l’ incontro odierno è incentrato sull’analisi dei problemi che limitano il perseguimento degli obiettivi di valorizzazione della filiera ovi-caprina BIO ed espone le modalità di formulazione dei problemi, mediante una specifica metodologia come di seguito dettagliato:
-devono essere espressi in forma negativa a partire da una situazione reale esistente e non sulla base di idee, di opinioni personali o per sentito dire e senza prefigurare soluzioni.
-devono scaturire da fatti concreti ed esposti in forma oggettiva in quanto riferiti a fatti certi e dimostrabili.
- devono essere rappresentati in forma chiara e comprensibile.
Prosegue esponendo alcuni esempi al fine di facilitare i portatori di interesse a formulare correttamente i problemi che limitano lo sviluppo della filiera ovicaprina Bio siano essi di natura produttiva, strutturale, di trasformazione, commercializzazione, ricerca, formazione e innovazione.
Invita pertanto gli operatori di filiera presenti, ad esprimersi per identificare i problemi che verranno riportati su una tabella in formato word, all’uopo predisposta visibile e condivisa nella piattaforma skype.
Intervengono i diversi operatori della filiera ovicaprina, che con il supporto del facilitatore, esplicitano i seguenti problemi come di seguito riportati:
Descrizione |
I costi delle materie prime (mangimi concentrati) per la produzione del latte ovino BIO sono elevati e non sostenibili |
La produzione di formaggi ovini BIO in Sardegna non è adeguatamente diversificata rispetto alle nuove tendenze di mercato (es. formaggi freschi, senza lattosio, con utilizzo di caglio non animale) |
I formaggi ovini BIO non sono adeguatamente remunerati rispetto ai costi di produzione |
La filiera ovicaprina BIO non è sufficientemente organizzata (non si conoscono le quantità di prodotto e quanti sono gli operatori, gli operatori non si conoscono tra loro) |
Le produzioni di latte ovino BIO non sono adeguatamente valorizzate |
Condizionamento della “monocoltura del Pecorino Romano” (minaccia) |
Il latte ovino BIO non sempre è destinato alle produzioni di formaggi BIO (spesso è trasformato come latte di massa) |
Il sistema contrattuale non riconosce la qualità del latte ovino BIO |
Gli operatori della filiera hanno difficoltà nella programmazione delle produzioni rispetto alle richieste di mercato |
Il consumatore non è consapevole e adeguatamente informato sulle caratteristiche qualitative dei formaggi ovini BIO |
Scarsa diffusione della cultura BIO tra i consumatori (in particolare nel mercato sardo (minaccia) |
Gli operatori della filiera non collaborano adeguatamente per la promozione dei formaggi ovini BIO (non esiste un piano di promozione condiviso) |
Concorrenza sleale di produzioni casearie ovine sarde non certificate (minaccia) |
La comunicazione sulle produzioni casearie BIO non è corretta (presenta come BIO anche produzioni sarde non certificate) |
Nella filiera regionale non si dispone di produzioni di sementi foraggere certificate BIO sufficienti alle esigenze degli operatori |
La produzione di granelle e mangimi concentrati BIO in Sardegna non è sufficiente a soddisfare le esigenze degli allevamenti ovini |
Gli operatori della filiera non collaborano per pianificare la produzione di foraggi e granelle BIO |
Gli operatori tecnici di caseificio non conoscono le nuove tecnologie per diversificare le produzioni di formaggi ovini BIO |
I partecipanti al tavolo della filiera ovicaprina condividono la data del prossimo incontro da dedicare all’analisi SWOT per il giorno lunedì 27 settembre 2021 dalle ore 11:30 alle ore 13:00 sulla piattaforma skype.
La riunione si chiude alle ore 13:00.
Verbale redatto da tecnici dell’Agenzia Laore Report redatto da Laore Sardegna