Terzo incontro costituzione Biodistretto Sud Sardegna, dedicato alla filiera dei cereali Bio

Verbale 3° incontro di animazione territoriale per la costituzione del Biodistretto Sud Sardegna del 13/09/2021

Il giorno 13/09/2021 alle ore 11:30, in video conferenza tramite la piattaforma Skype di Copagri Sardegna, si è tenuto il terzo incontro di animazione territoriale finalizzato alla costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, in conformità alle disposizioni per il contenimento della pandemia Covid 19.

L’incontro è finalizzato all’analisi dei problemi della filiera Cerealicola BIO.

L’incontro è stato convocato attraverso avviso pubblico sul sito web Copagri Sardegna (www.copagrisardegna.it) sul canale social Facebook di Copagri Sardegna.

Sono presenti i soggetti proponenti Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna, Pietro Tandeddu Direttore di Copagri Sardegna, le associazioni di categoria CIA e Confagricoltura, diversi portatori di interesse del territorio (Enti di ricerca e Università di Cagliari, imprese certificate BIO rappresentative della filiera cerealicola quali agricoltori, trasformatori e imprese di commercializzazione).

Ignazio Cirronis, Presidente di Copagri Sardegna, ringrazia i presenti per la partecipazione all’incontro e l’ Agenzia Laore per il supporto alle attività di animazione. Evidenzia che la presenza in videoconferenza dei portatori d’ interesse della filiera Cerealicola BIO, consente la discussione sull’analisi delle problematiche.

Carlo Tuveri Agenzia Laore Sardegna, conduce il tavolo di filiera in veste di facilitatore, precisa che l’incontro odierno è incentrato sull’analisi dei problemi che limitano il perseguimento degli obiettivi di valorizzazione della filiera cerealicola BIO ed espone le modalità di formulazione dei problemi, mediante una specifica metodologia come di seguito dettagliato:

-devono essere espressi in forma negativa a partire da una situazione reale esistente e non sulla base di idee, di opinioni personali o per sentito dire e senza prefigurare soluzioni.

-devono scaturire da fatti concreti ed esposti in forma oggettiva in quanto riferiti a fatti certi e dimostrabili.

– devono essere rappresentati in forma chiara e comprensibile.

Prosegue esponendo alcuni esempi al fine di facilitare i portatori di interesse a formulare correttamente i problemi che limitano lo sviluppo della filiera cerealicola Bio siano essi di natura produttiva, strutturale, di trasformazione, commercializzazione, ricerca, formazione e innovazione.

Invita pertanto gli operatori di filiera presenti, ad esprimersi per identificare i problemi che verranno riportati su una tabella in formato word, all’uopo predisposta visibile e condivisa nella piattaforma skype.

Intervengono i diversi operatori della filiera cerealicola, che con il supporto del facilitatore, esplicitano i seguenti problemi come di seguito riportati:

Descrizione
I consumatori non sono consapevoli della qualità nutrizionale, salutistica e dei benefici ambientali delle coltivazioni cerealicole BIO
Le produzioni di grano BIO sono insufficienti rispetto alle richieste dei pastai/panifici
I consumatori non sono consapevoli che il sostegno alla filiera corta BIO promuove l’economia e la valorizzazione del territorio
Gli operatori della filiera cerealicola BIO (cerealicoltori, mugnai, pastai e panificatori) non collaborano a sufficienza
La filiera del grano BIO non è adeguatamente organizzata
I consumatori non conoscono la qualità dei pani e della pasta BIO
I prodotti della filiera cerealicola BIO non sono adeguatamente promossi sul mercato
I cerealicoltori hanno prezzi bassi di vendita perché non hanno sufficienti strutture per lo stoccaggio del grano (che consentirebbe la vendita quando i prezzi sono migliori)
I costi di produzione dei grani BIO sono elevati rispetto alla remunerazione del prodotto
La produzione di semole con granulometrie disomogenee creano problemi nella trasformazione dei prodotti (pane e pasta)
Le tecniche di coltivazione utilizzate dai cerealicoltori BIO non consentono di ottimizzare i costi di produzione
La raccolta del grano non sempre avviene nei giusti tempi in quanto non sono disponibili i mietitrebbiatori contoterzisti
Insufficiente sensibilizzazione dei consumatori verso le produzioni BIO
Le esigenze qualitative della trasformazione non sempre sono soddisfatte dalla produzione di grani BIO
I cerealicoltori non collaborano adeguatamente tra loro per aggregare l’offerta e per l’acquisto di sementi e mezzi tecnici di produzione
I trasformatori non conoscono i produttori di grano BIO del territorio
I cerealicoltori hanno difficoltà a reperire le sementi delle varietà di grano idonee a soddisfare le esigenze dei trasformatori (panifici e pastifici)
Il servizio di assistenza tecnica ai cerealicoltori non è adeguato alle esigenze della produzione in BIO
Panificatori e produttori di grano non programmano adeguatamente le produzioni
Le produzioni di grano BIO non sempre hanno indici e caratteristiche ottimali per le esigenze della trasformazione
I produttori di grano non conoscono le caratteristiche qualitative dei grani richieste dai panificatori
Le coltivazioni di grano BIO provengono prevalentemente da aree poco vocate
Le produzioni cerealicole BIO del sud Sardegna non sono adeguatamente valorizzate
L’elevata umidità delle cariossidi pregiudica la conservazione del grano nel tempo e determina una bassa qualità delle farine

Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna comunica che verrà sottoscritto e formalizzato l’ accordo del comitato promotore per la per la promozione del Bio-Distretto Sud sardegna costituito dai rappresentanti di Copagri Sardegna, le Associazioni ASAB, S’ Atra Sardigna e CIA.

Rammenta che tutte le informazione e i materiali prodotti nelle attività di animazione(slide, report etc.) saranno pubblicati nel Sito Copagri www.copagrisardegna.it sulle pagine social facebook di Copagri Sardegna e di CIA Sardegna.

I partecipanti al tavolo della filiera cerealicola condividono la data la data del prossimo incontro

da dedicare all’ analisi SWOT per il giorno martedì 21 settembre 2021 dalle ore 11:30 alle ore 13:00 sulla piattaforma skype.

Infine Ignazio Cirronis conclude l’intervento ricordando il prossimo incontro dedicato all’analisi dei problemi della filiera ovi-caprina previsto il giorno 16.03.2021 alle ore 11.30.

La riunione si chiude alle ore 13:00. Report redatto da Laore Sardegna