Ottavo incontro per la costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, dedicato alla filiera del latte e formaggio ovicaprino
Il giorno 27/09/2021 alle ore 11:30, in video conferenza tramite la piattaforma Skype di Copagri Sardegna, si è tenuto l’ ottavo di animazione territoriale finalizzato alla costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, in conformità alle disposizioni per il contenimento della pandemia Covid 19.
L’incontro è finalizzato all’analisi SWOT ( punti forza, debolezza, opportunità e minacce) della filiera Latte e Formaggi ovini BIO.
L’incontro è stato convocato attraverso avviso pubblico sul sito web Copagri Sardegna (www.copagrisardegna.it) sul canale social Facebook di Copagri Sardegna e sul canale social Facebook della CIA Cagliari.
Sono presenti i soggetti proponenti Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna, Pietro Tandeddu Direttore di Copagri Sardegna, i portatori di interesse del territorio (Enti di ricerca e Università di Cagliari, imprese certificate BIO rappresentative della filiera ovicaprina).
Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna presenta l’incontro dedicato all’ analisi SWOT della filiera ovicaprina e quelli previsti nei successivi focus, che saranno regolarmente pubblicati nel Sito di Copagri Sardegna compreso le slide e i verbali. Il calendario degli incontri è pubblicato anche nella pagina facebook della CIA Sardegna. Prosegue affermando che nella prossima settimana si concluderanno gli incontri di filiera e successivamente verranno organizzati gli ultimi due incontri in plenaria. Precisa che sarà programmato un’ incontro con L’ Assessorato dell’ Agricoltura per verificare la documentazione relativa alle attività di animazione, compreso una bozza di statuto e regolamento che saranno prima condivise con il partenariato. Le bozze prodotte dal Comitato promotore saranno pubblicate nel sito di Copagri Sardegna, presentate e condivise in un’ incontro dedicato.
Pasquale Sulis Agenzia Laore presenta l’incontro incentrato sull’analisi SWOT della filiera Ovicaprina BIO. Definisce gli elementi significativi dei punti di forza, opportunità, debolezze e minacce individuati dai portatori di interesse. I punti di forza rappresentano gli aspetti positivi interni alla filiera, mentre le opportunità quelli esterni alla filiera, che rappresentano un vantaggio competitivo e consentono la valorizzazione delle produzioni ovi-caprine Bio del Sud Sardegna. Mentre punti di debolezza e minacce sono gli aspetti negativi della medesima filiera da considerarsi in quanto potrebbero compromettere l’attuazione della strategia. I punti di debolezza riguardano gli elementi interni alla filiera, mentre le minacce ne costituiscono le variabili esterne. A tal fine invita i portatori di interesse a intervenire per definire i punti di forza del territorio.
Ciriaco Loddo Agenzia Laore Sardegna, conduce il tavolo di filiera in veste di facilitatore, prosegue nell’ analisi SWOT e invita tutti i portatori d’interesse a intervenire in sintesi sulle positività e negatività interne ed esterne al territorio.
Gli aspetti positivi e negativi evidenziati dagli interventi dei portatori d’interesse presenti sono riportati nelle seguenti tabelle:
ASPETTI POSITIVI (punti di forza e opportunità) |
Trend positivo per i prodotti BIO (maggiore acquisto e consumo di formaggi BIO) |
ASPETTI POSITIVI (punti di forza e opportunità) |
Le informazioni sugli aspetti qualitativi delle produzioni casearie BIO, da parte dei rivenditori specializzati, sono sensibilmente migliorate negli ultimi anni (sia quantitativamente che qualitativamente e questo determina una maggiore promozione) |
Presenza di competenze tecniche e scientifiche sui temi dell’agricoltura BIO con una maggiore attenzione da parte degli enti di ricerca (Università di Sassari con la Facoltà di Agraria, Università di Cagliari, Agris, CRS4) |
Il mondo della ricerca è oggi più consapevole sulla necessità di maggiore collaborazione per mettere insieme competenze multidisciplinari |
Presenza di un progetto (PSR misura 16.2) per il trasferimento tecnologico, agli operatori della OP S’Atra Sardigna sul tema della diversificazione dei prodotti lattiero caseari ovini BIO (produzione di formaggi a pasta cotta- caciotte- erborinati – con caglio animale e caglio vegetale – per gli intolleranti al lattosio – aumento shelf life) |
Presenza di un progetto di ricerca che prevede la collaborazione tra Agris, Università di Cagliari e di Sassari per la produzione di latte ovino BIO in polvere per l’alimentazione dei bambini, rivolto al mercato cinese. Il progetto coinvolge le aziende zootecniche del territorio e gli operatori della filiera. |
Mercato cinese potenzialmente interessato al consumo di latte alimentare ovino BIO |
Presenza della OP S’Atra Sardigna per la valorizzazione dei prodotti BIO che raggruppa aziende zootecniche ovine BIO, il caseificio BIO e diversi punti vendita nella città metropolitana di Cagliari |
Presenza di diverse tipologie di produzioni di formaggi ovini BIO (diversificazione di prodotto) |
Presenza di formaggi BIO di qualità |
Presenza di rapporti consolidati con il mercato tedesco per le produzioni di formaggi ovini BIO (da 25 anni) |
Presenza di allevamenti ovini estensivi che favoriscono la conversione in BIO |
Presenza di pascoli naturali ricchi di diverse specie e varietà di essenze pabulari (biodiversità ) |
Tradizione della Sardegna nella produzione di latte e formaggi ovini che potenzialmente possono essere convertite in produzioni BIO |
Presenza nel latte ottenuto da animali allevati al pascolo di maggiori contenuti di CLA, vitamina A e Vitamina E, polifenoli |
Presenza in Sardegna di 3 DOP (Fiore Sardo, Pecorino Sardo, Pecorino Romano) |
Buona presenza in Sardegna della cooperazione all’interno della filiera lattiero casearia ovicaprina |
Esistenza di tecnologie innovative (agricoltura di precisione, droni, satelliti, ecc.) che consentono ad esempio l’utilizzo ottimale dei pascoli, la qualità e resa dei pascoli e di prevedere le produzioni di latte |
Nuova politica comunitaria che sviluppa misure per l’aumento delle superfici a BIO e per le politiche green |
Presenza di agronomi e veterinari del sistema di assistenza pubblico che possono accompagnare i produttori |
Immagine positiva per la filiera lattiero casearia ovicaprina nel contribuire alla diminuzione dei gas serra, derivante dall’utilizzo delle colture foraggere e da alcune pratiche agronomiche quali le rotazioni |
Diminuzione dei costi di produzione aziendali, attraverso la diffusione delle colture foraggere |
ASPETTI NEGATIVI (punti di debolezza e minacce) |
Bassa produzione di latte BIO rispetto alle richieste di mercato |
Una quantità significativa di latte ovino BIO viene trasformato come latte convenzionale |
Alti costi di produzioni del latte ovino BIO per la difficoltà a reperire mangimi BIO (in Sardegna non si producono) e per alti costi per l’approvvigionamento dei mezzi tecnici di produzione |
L’Eccesso di utilizzo di mangimi e foraggere extra aziendali attenua il legame prodotto territorio, rendendo i formaggi meno identificabili |
Le produzioni foraggere BIO, nell’area del distretto e in generale in Sardegna, non sono sufficienti alle esigenze degli allevamenti BIO per mancanza di pianificazione |
ASPETTI NEGATIVI (punti di debolezza e minacce) |
Le aziende ovine BIO non attuano la razionalizzazione del pascolamento e una gestione ottimale dei pascoli |
Ancora oggi la qualità non viene riconosciuta e pagata al produttore (non c’è sensibilità su certi parametri da far passare come qualità) |
Il latte non viene pagato secondo parametri che valorizzano il valore nutraceutico del latte (es. contenuto in CLA, vitamine, molecole antiossidanti, sostanze volatili e polifenoli, ecc.), perché gli industriali trasformatori legano la qualità al contenuto in grassi, proteine e basso contenuto in cellule somatiche e bassa carica microbica |
Basso prezzo del latte ovino che condiziona anche quello del latte ovino BIO |
Concorrenza sleale da parte di produzioni industriali che esitano sul mercato prodotti certificati BIO di minore qualità anche perché i controlli degli organi preposti spesso si limitano all’aspetto documentale tralasciando ispezioni in campo e in magazzino. |
La cooperazione talvolta non è efficiente e non ha una struttura commerciale adeguata (es. perché gli amministratori si sostituiscono al direttore commerciale o ad altre professionalità indispensabili) |
Stagionalità delle produzioni di latte ovino |
Scarsa Produzione di pecorino sardo DOP |
La programmazione regionale non è adeguata per la valorizzazione delle produzione lattiero casearie ovine BIO |
Gli organismi di ricerca, le agenzie di sviluppo e le organizzazioni di produttori non collaborano per la trasmissione delle innovazioni nel comparto dei prodotti lattiero caseari ovini BIO (allevamento, trasformazione, promozione e commercializzazione) |
Pietro Tandeddu Direttore Copagri Sardegna ricorda ai presenti il prossimo appuntamento programmato per il giorno 28/09/2021 alle ore 11:30 riguardante l’analisi SWOT del settore vitivinicolo. Prosegue evidenziando che a completamento delle attività di animazione verrà predisposta la documentazione necessaria per la presentazione alla Regione dell’ istanza di riconoscimento del Biodistretto Sud Sardegna.
La riunione si conclude alle ore 13:15.
Report redatto dai Tecnici dell’ Agenzia Laore Sardegna