11° incontro per la costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, dedicato alla filiera olivicolo-olearia BIO
Biodistretto Sud Sardegna
Verbale 11° incontro di animazione territoriale- 30/09/2021
Il giorno 30/09/2021 alle ore 11:30, in video conferenza tramite la piattaforma Skype di Copagri Sardegna, si è tenuto l’undicesimo incontro di animazione territoriale finalizzato alla costituzione del Biodistretto Sud Sardegna, in conformità alle disposizioni per il contenimento della pandemia Covid 19.
L’incontro è finalizzato all’analisi SWOT (punti forza, debolezza, opportunità e minacce) della filiera olivicolo-olearia BIO.
L’incontro è stato convocato attraverso avviso pubblico sul sito web Copagri Sardegna (www.copagrisardegna.it) sul canale social Facebook di Copagri Sardegna e sul canale Facebook della CIA Cagliari.
Sono presenti i soggetti proponenti Ignazio Cirronis Presidente di Copagri Sardegna, Pietro Tandeddu Direttore di Copagri Sardegna, i portatori di interesse del territorio (Enti di ricerca e Università di Cagliari, imprese certificate BIO rappresentative della filiera olivicolo-olearia).
Ignazio Cirronis Presidente Copagri Sardegna, introduce l’incontro e chiede ai tecnici Laore qual’ è la differenza tra l’analisi dei problemi e l’analisi SWOT e passa la parola agli stessi che curano le attività di facilitazione e animazione degli incontri.
Ciriaco Loddo Agenzia Laore chiarisce che l’analisi dei problemi riguarda le problematiche che impediscono lo sviluppo o il perseguimento degli obiettivi delle singole aziende, l’analisi SWOT riguarda le positività e le negatività del territorio. Le positività rappresentano tutti quei fattori interni ed esterni al territorio (punti di forza e opportunità) che consentono lo sviluppo di una determinata filiera. Viceversa i punti debolezza e minacce (fattori interni ed esterni) rappresentano quegli elementi da considerare in quanto possono impedire il perseguimento di valorizzazione della filiera.
Pasquale Sulis Agenzia Laore evidenzia che nel corso dell’analisi SWOT possono emergere alcune problematiche, che saranno di seguito inserite nell’albero di problemi, viceversa durante l’analisi dei problemi possono essere rilevati alcuni punti di forza, opportunità debolezze e minacce che verranno inserite nell’analisi delle positività e negatività delle singole filiere.
Ciriaco Loddo Agenzia Laore Sardegna, conduce il tavolo di filiera in veste di facilitatore, precisa che l’incontro odierno sarà incentrato sull’analisi SWOT della filiera olivicolo-olearia BIO e attraverso un lavoro di gruppo con i portatori di interesse saranno analizzati quattro aspetti, i punti di forza, che rappresentano tutti quei fattori interni alla filiera, che consentono la valorizzazione delle produzioni olivicolo olearia Bio del Sud Sardegna; le opportunità costituiscono quelle condizioni esterne alla filiera che possono favorire lo sviluppo del settore. I punti di debolezza riguardano tutti gli elementi interni alla filiera che limitano lo sviluppo della stessa. Le minacce, costituiscono quelle variabili esterne che pregiudicano lo sviluppo della filiera.
Di seguito invita tutti i portatori d’interesse a intervenire in sintesi sulle positività e negatività interne ed esterne al territorio.
Gli aspetti positivi e negativi evidenziati dagli interventi dei portatori d’interesse presenti sono riportati nelle seguenti tabelle:
ASPETTI POSITIVI (punti di forza e opportunità) |
La ricerca propone importanti e numerose innovazioni per la filiera olivicola olearia BIO per l’ammodernamento del settore |
La tradizione olivicola del territorio del Sud Sardegna è un valore aggiunto per la promozione dell’olio BIO |
Il paesaggio agrario collegato all’olivicoltura |
Presenza nel Sud Sardegna di aree storiche di coltivazione con forti tradizioni olivicole (Villacidro, Arbus, Guspini, Gonnosfanadiga, il Parteolla e il Sulcis) |
Presenza di elevata Biodiversità (28 varietà di olive sarde) |
L’olio mono cultivar di Bosana è molto apprezzato e rappresenta un carattere distintivo delle produzioni sarde |
Gli oli sardi BIO sono tra i più premiati nelle manifestazioni internazionali (esempio: BIOL a Bari – Ercole Olivario) |
L’agricoltura BIO favorisce il mantenimento delle cultivar locali |
Presenza della DOP Sardegna |
Presenza di cooperative e frantoi convenzionali come opportunità per chiudere le filiere BIO |
Presenza di sistemi di lotta biologica contro la mosca olearia (inula viscosa come pianta ausiliaria per la fauna antagonista – altri prodotti come caolino e spinosad) che favoriscono la diffusione delle coltivazioni BIO |
L’olivo si presta molto per la coltivazione BIO |
Opportunità di accedere a risorse finanziare partecipando ai bandi contratti di filiera e di distretto/ programmi OCM olio e PSR |
Presenza della nuova OP Sardolia |
Le aziende olivicole del sud Sardegna sono sufficientemente servite da infrastrutture viarie, irrigazione ed elettrificazione |
Possibilità di utilizzare il nocciolo delle olive e i sottoprodotti per produrre energia rinnovabile (che oggi sono poco utilizzati) |
Il mercato del BIO è in crescita |
ASPETTI NEGATIVI (punti di debolezza e minacce) |
Carenza di tecnici formati e aggiornati sulle innovazioni per la coltivazione e la difesa fitosanitaria BIO nel Sud Sardegna |
La piccola dimensione aziendale rende difficoltosa l’adozione dell’innovazione |
Mancanza di formazione e aggiornamento negli addetti della filiera |
L’eccessivo attaccamento alle tradizioni può rappresentare un ostacolo all’introduzione delle innovazioni nel settore olivicolo |
Il fatturato delle aziende olivicole è molto basso e porta spesso ad abbandonare la coltivazione |
L’olivicoltura in Sardegna non è competitiva |
L’attività vivaistica non valorizza le varietà locali |
Il mercato vasto e la concorrenza agguerrita |
Insufficiente valorizzazione delle produzioni e del paesaggio olivicolo nel circuito turistico |
La produzione DOP Sardegna non è valorizzata |
ASPETTI NEGATIVI (punti di debolezza e minacce) |
Insufficiente aggregazione tra i produttori olivicoli BIO |
I frantoi certificati BIO sono insufficienti per le esigenze di valorizzazione (sono presenti frantoi certificati aziendali e solo in minima parte in contoterzi) |
Forte concorrenza di oli provenienti da altre aree olivicole |
Scarsa presenza di manodopera specializzata |
Produttori olivicoli di età avanzata |
Elevati costi di produzione |
Scarsa meccanizzazione nelle aree di tradizione olivicola del sud Sardegna |
Eccessiva presenza di produzioni sfuse non etichettate e non certificate presentate come BIO |
Presenza di molte attività produttive hobbistiche |
Alti costi dell’energia (scarsa presenza e utilizzo di energie alternative da fonti rinnovabili) |
Numero di aziende e superfici olivetate BIO limitate rispetto alle richieste di mercato |
Gli impianti tradizionali con maturazione scalare delle olive, non consentono una logistica adeguata per la raccolta delle olive |
Difficoltà a reperire la manodopera necessaria per la raccolta |
Ignazio Cirronis Copagri Sardegna ricorda ai presenti, il prossimo appuntamento programmato per il giorno martedì 05/10/2021 alle 18:00 riguardante l’analisi SWOT della filiera ortofrutticola.
La riunione si conclude alle ore 13:00.
Report redatto dai tecnici dell’Agenzia Laore Sardegna Report redatto dai tecnici dell’Agenzia Laore Sardegna