COPAGRI SARDEGNA: ANTICIPI PAC 2023 – I PRODUTTORI SARDI LAMENTANO L’ARRIVO DI BENEFICI IRRISORI RISPETTO A QUANTO STABILITO
Con circolare n. 69190 del 20 settembre 2023, AGEA, Organismo Pagatore Nazionale e di coordinamento degli Organismi Pagatori Regionali, ha indicato le modalità di erogazione degli anticipi Pac a favore dei produttori agricoli stabilendone il pagamento dal 16 ottobre fino al 30 novembre, nella misura del 70% per i pagamenti diretti e dell’85% per gli interventi di sviluppo rurale a superficie e a capo.
“In Sardegna – riferisce Giuseppe Patteri, Presidente Regionale di Copagri – abbiamo ricevuto parecchie lamentele da parte di nostri associati che sostengono di aver ricevuto pagamenti in acconto irrisori rispetto al passato e che non corrispondono minimamente alle percentuali stabilite da AGEA. Ci rivolgiamo pertanto all’Assessore e ad Argea perché sia fatto il punto della situazione, individuate le criticità e superati gli ostacoli ”. Considerato poi che ARGEA (Organismo Pagatore Regionale) ha recentemente comunicato di avere pagato 96 milioni di euro a 27.000 beneficiari escludendo però circa 4’000 allevatori, abbiamo urgente necessità di capire se il problema è in fase di soluzione.; causa del problema, secondo noi, sarebbe una modifica, apportata con recente circolare, sui criteri riguardanti il carico di bestiame sulla superficie agricola utilizzata cioè il rapporto UBA/SAU, già previsto dalla nuova PAC ma che purtroppo è entrato in vigore in corso d’opera a seguito della presentazione delle domande, cosa che ha trovato le aziende agricole e zootecniche impreparate, Copagri suggerisce di allargare l’incidenza UBA/SAU non solo alle superfici pascolative ma anche alle colture foraggere, seminativi, prati permanenti e colture cerealicole, la qual cosa necessita di un intervento urgente presso AGEA Coordinamento e il Ministero delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare.
“Abbiamo da subito denunciato che i premi sarebbero stati inferiori alla passata programmazione – prosegue Pietro Tandeddu, direttore regionale Copagri – per effetto delle difficoltà legate all’attuazione degli ecoschemi previsti dal Piano Strategico, sostitutivi del greening, e all’esclusione del comparto ovicaprino dall’ecoschema 1, livello 2 ma si provveda almeno, con celerità, ad erogare quanto spettante in conto anticipi; verificheremmo a saldo, quando ci verranno forniti i dati definitivi a quanto ammontano le perdite per la Sardegna. Siamo in una fase di difficoltà per le aziende agricole, prive di liquidità e che, in alcuni comparti, non hanno ancora ricevuto i ristori stabiliti a fronte del COVID e della guerra Russia- Ucraina. E’ inaccettabile che la Regione abbia in pancia oltre 3 miliardi di residui passivi ,somme impegnate e non ancora erogate, come rilevato dalla Corte dei Conti, cui si aggiungeranno molto probabilmente consistenti risorse rivenienti dal recentissimo provvedimento di variazione del bilancio 2023.”
A tal proposito, precisa Giuseppe Patteri, un atto legislativo da oltre 1 miliardo di euro, presentato con notevole ritardo, passa sopra la testa delle forze economiche e sociali senza un minimo di confronto con le istituzioni, le quali ad oggi non sono ancora riuscite a sciogliere il nodo più pesante dovuto all’inefficienza della macchina amministrativa regionale.“