Copagri Sardegna esprime preoccupazione per i ritardi della regione riguardo la revisione della nuova PAC

Copagri Sardegna esprime preoccupazione per i ritardi della regione riguardo la revisione della nuova PAC
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COPAGRI SARDEGNA: PROSSIMA SCADENZA REVISIONE ANNUALE DELLA NUOVA PAC – QUALI PROPOSTE HA AVANZATO LA REGIONE? QUALI PROPOSTE PER L’AGRICOLTURA INTENDE INSERIRE L’ASSESSORA SATTA NEL DISEGNO DI LEGGE DI ASSESTAMENTO DI BILANCIO E NELLA NUOVA LEGGE DI STABILITÀ

I nuovi regolamenti comunitari riferiti alle disposizioni inerenti la nuova PAC, consentono agli Stati Membri  di rivedere annualmente i loro Piani Strategici Nazionali.

Il presidente di Copagri Sardegna Giuseppe Patteri, a seguito del dibattito interno in seno alla presidenza regionale tenutasi lunedì a Villagrande Strisaili,   rileva , dopo averlo fatto presente all’assessora Satta  in un incontro tenutosi l’8 di agosto,  che il 20 giugno, nel corso del primo confronto partenariale a livello ministeriale sarebbero state  concertate alcune modifiche del PSN, si dice di  natura tecnica, delle quali però le organizzazioni agricole non hanno notizia.

“ Vorremmo conoscere quanto concordato – afferma Patteri – ma, soprattutto, vorremmo sapere se l’assessora Satta, ha riproposto l’esigenza, già ampiamente manifestata nel passato, di una diversa riproposizione della convergenza interna (parliamo del valore dei titoli dei terreni)  che da tempo penalizza  fortemente  la Sardegna e , relativamente alla quale, chiusa la fase delle domande PAC, chiediamo di  conoscere i dati di impatto sull’agricoltura sarda che, sicuramente, non potrà compensare  le perdite rispetto al passato  con  gli ecoschemi,  di difficile attuazione nell’Isola. Voglio ricordare  l’esclusione del comparto ovicaprino dall’ecoschema 1, livello 2 orientato agli allevamenti estensivi. Su questo occorre battere il chiodo, se non altro per richiedere al ministro misure di compensazione come l’attivazione, con risorse nazionali, dell’intervento previsto all’interno delle linee del PS della gestione dei pascoli permanenti. Correttivi sono necessari per l’ecoschema 5 per ridurre il periodo di impegno  sulle coltivazioni mellifere, previsto sino a settembre,  considerato che le fioriture di cui si avvalgono le api cessano nella tarda primavera; relativamente all’ecoschema 2 occorre portare l’obbligo di potatura degli olivi dagli attuali 2 anni a 3 anni”

Aggiunge Pietro Tandeddu direttore regionale di Copagri: “Riteniamo che occorra rapidamente stabilire altresì come indirizzare le risorse aggiuntive per la PAC stabilite per ora dalla Regione in 23 milioni per 3 anni, ricercando, attraverso  previa giusta concertazione con le organizzazioni agricole maggiormente rappresentative,  delle linee di intervento riferite alla manovra di assestamento e la nuova legge di stabilità per l’anno 2024,  gli ulteriori 46 milioni necessari per chiudere tutto il periodo di programmazione 2023-2027.

Copagri ha già suggerito, tra l’altro, di riservare una quota finanziaria per l’incremento dei valori legati all’indennità compensativa, che avrebbe un impatto su quasi tutto il territorio regionale, più una  quota da indirizzare sugli investimenti di ammodernamento aziendale e contenimento dei costi”


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