COPAGRI SARDEGNA PROMUOVE L’ATTIVITA’ DI SARDOLIA, ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI OLIVICOLI

COPAGRI SARDEGNA PROMUOVE L’ATTIVITA’ DI SARDOLIA, ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI OLIVICOLI
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Sono in corso le attività di potatura di riforma degli oliveti dei soci facenti capo a “SARDOLIA “,
Organizzazione di produttori olivicoli (OP), promossa recentemente da Copagri Sardegna, al fine di operare un ringiovanimento degli olivi e determinare un aumento della produzione e della qualità dell’olio prodotto. Al momento l’attività si è concentrata in alcuni areali particolarmente vocati come quelli di Dorgali, Oliena e Serdiana.

La cooperativa è in grado di fornire il servizio anche a non soci pur auspicandone l’adesione., a prezzi assolutamente concorrenziali. La potatura è eseguita attraverso un rapporto di collaborazione con esperti e maestranze altamente specializzate provenienti dalla Spagna, da Jaen in Andalusia, considerata l’esperienza maturata dagli spagnoli nel comparto ed il rilievo che tale coltura ha in quel Paese. Il rapporto è stato favorito da Juan Navarro Vicente, vice- presidente, che vanta consolidate relazioni con gli enti di ricerca, le aziende vivaistiche e di servizi del comparto olivicolo.

SARDOLIA, promossa da Copagri Sardegna con l’apporto sostanziale delle Copagri di Nuoro e Cagliari, registra l’adesione degli oleifici cooperativi di Dorgali, che esprime il presidente Marino Mulas, e di Oliena , oltre che di un numero significativo di imprenditori singoli , per un totale di 285 soci , ed è aperta all’ingresso degli olivicoltori dell’intero territorio regionale.

“Copagri Sardegna – ha dichiarato Giuseppe Patteri, presidente regionale di Copagri – ha scelto, con la costituzione dell’OP, di prestare la massima attenzione all’olivicoltura sarda che, al di là dei numerosi premi che sono stati attribuiti negli ultimi anni ai nostri olivicoltori, data l’eccellente qualità dell’olio prodotto, ha ancora notevoli punti di debolezza; con 20.382 aziende, una superfice, raramente specializzata , una media per azienda di 1,48 ettari, ha subito negli anni un crollo produttivo, con produzioni scese sino a 30.000 ql che spesso non riescono a coprire il 25% del fabbisogno regionale”.

“Si impone- prosegue Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri – oltre che il recupero dei vecchi oliveti, che hanno anche una forte valenza paesaggistica, l’impianto di nuovi oliveti , semi o totalmente meccanizzabili per rispondere ad una concorrenza agguerrita prevalentemente esercitata da parte di Spagna, Grecia, Nord Africa; va promossa la formazione di manodopera specializzata, oggi carente, estesa la produzione bio e ampliata la produzione DOP”, va rafforzata l’attività vivaistica ai fini della valorizzazione della ricca biodiversità che esprimono nell’Isola 23 cultivar autoctone.

“Lo strumento della OP, in questo caso SARDOLIA, risponde pienamente a queste esigenze”, precisano Juan Navarro e l’agronomo Beppe Bullegas, presidente di Copagri Cagliari nonché membro del CdA della coop. “I servizi di potatura sono un punto di partenza ma, già da ora, siamo in grado di garantire assistenza progettuale e di gestione per moderni impianti nonché capacità di approvvigionamento e fornitura delle piantine delle cultivar maggiormente richieste, comprese le autoctone sarde. Tutti gli olivicoltori interessati possono contattare SARDOLIA per associarsi e poter partecipare ai programmi che saranno elaborati ed attivati nei prossimi mesi.”


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