Copagri Nord Sardegna rilancia il tema dell’assegnazione dei terreni pubblici di Mamuntanas – Surigheddu
Sulla Nuova Sardegna e sull’Unione Sarda, due pezzi dedicati alla “storica” proposta di Copagri Sardegna di far produrre le terre incolte di proprietà pubblica.
Il caso dell’azienda regionale di Mamuntanas- Surigheddu è emblematica: “terre fertilissime e irrigue, totalmente abbandonate all’incuria”, sottolinea il Presidente di Copagri nord Sardegna Paolo Ninniri. Uno schiaffo all’economia del Nord Sardegna. La proposta di assegnare una porzione delle terre regionali ad attività di agricoltura sociale è caduta nel vuoto. 200 ettari che verrebbero subito messi in produzione con almeno 30 giovani che si costituirebbero in cooperative in tempi rapidissimi.
L’azienda agricola regionale di Alghero è solo un esempio, forse il più eclatante, della cattiva gestione pubblica del settore agricolo. Copagri fece una battaglia per non far vendere tutta l’azienda alla giunta regionale precedente, proponendo però alternative per rilanciare quei terreni, preziosi per i tanti giovani che vogliono intraprendere un’attività agricola.
Il territorio sardo è ricchissimo di terreni abbandonati, in modo particolare nelle zone interne, come ricordato in diverse occasioni dal Presidente di Copagri Sardegna Ignazio Cirronis “Il problema delle terre pubbliche date in gestione agli agricoltori. Le terre pubbliche in Sardegna occupano circa il 20% del territorio, poco più di 500 mila ettari. Una cifra enorme, che potrebbe davvero essere una svolta per la nascita di una agricoltura moderna”.